fbpx

Volkswagen Golf R 400: apice dell’estremo

Esibizione di forza da parte della Casa tedesca: la concept derivata da Golf R eroga 400 cv e scatta da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi: una prestazione da supersportiva! Le carreggiate ampliate sono un omaggio alla leggendaria G60 Rallye del 1988

Fatto 300… si può fare 400! Così la pensano in Volkswagen, dato che il Salone di Pechino ha portato in dote una versione mostre della media di Wolfsburg, mossa dal medesimo 2.0 turbo benzina di Golf R, portato da 300 a 400 cv.

202 cv/litro di potenza specifica (!). Un rapporto peso/potenza di 3,55 kg/cv. 280 km/h (autolimitati) di velocità massima. E, soprattutto, uno scatto da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi. Valori eccezionali – cui contribuisce la trasmissione a doppia frizione DSG a 6 rapporti –, degni di supersportive ben più blasonate. Basti pensare che la coupé Maserati Granturismo nella versione replica MC Stradale passa da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi pur essendo mossa da un ciclopico V8 4.7 da 460 cv. Nulla può, del resto, nemmeno Golf R, distanziata di un secondo nel passaggio da 0 a 100 km/h. Con quest’ultima R 400 condivide la trazione integrale permanente 4Motion nello step più recente: non è necessario lo slittamento delle ruote anteriori per provocare la variazione di pressione sulle lamelle della frizione Haldex (di quinta generazione) determinando la ripartizione della coppia verso il retrotreno. È piuttosto prevista una specifica pompa elettrica che genera la variazione di pressione dell’olio necessaria per agire sulla frizione. In tal modo la distribuzione dei kgm avviene preventivamente alla perdita d’aderenza delle ruote anteriori.

Dal canto proprio, il 4 cilindri 16V di 1.984 cc a iniezione diretta di benzina sovralimentato mediante turbocompressore, accreditato di 300 cv in versione R grazie a pistoni, bielle e testata rinforzati nonché alla mappatura della centralina elettronica e a un rapporto di compressione particolarmente spinti, beneficia di un’iniezione di cattiveria favorita dall’esperienza di VW Polo R nel WRC (Campionato del mondo Rally). Eroga così 400 cv e 450 Nm (45,9 kgm) anziché 300 cv e 380 Nm (38,8 kgm). Derivata, come accennato, dalla meno estrema R, ne condivide lo schematismo delle sospensioni McPherson all’avantreno e a bracci multipli al retrotreno così come la riduzione dell’altezza da terra di 20 mm rispetto alla vettura standard.

Le sospensioni a controllo elettronico DCC sono caratterizzate, da tradizione VW, dalle tarature Normal, Sport e Comfort, cui si affianca la modalità di marcia Race. Quest’ultima porta in dote il massimo irrigidimento degli ammortizzatori, una risposta particolarmente pronta del propulsore alle pressioni dell’acceleratore e una logica di gestione della trasmissione totalmente votata alle prestazioni. Se da un lato è confermata la presenza del controllo della trazione e stabilità con taratura Sport che vede l’ESP attivarsi con lieve ritardo onde non alterare il feeling con la vettura, dall’altro è possibile disattivare totalmente l’elettronica per la guida in pista. È una Golf senza filtri. Pura! E nostalgica. Anziché i doppi terminali di scarico gemellati alle estremità dell’estrattore, R 400 opta per una soluzione a due uscite centrali, omaggio a Golf R32; modello originario della serie R presentato nel 2002.

 

Articoli correlati
Nuova Opel Grandland, cresce in tutto e dice addio al diesel
Nuova Porsche Cayenne GTS, è più sportiva e ha 500 CV sotto il cofano
Prova Aston Martin DB12 Volante - Coinvolgimento totale