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Prova i-Bike Sunstar

Abbiamo provato su un percorso MTB molto tecnico S03+, il sistema e-bike della Casa giapponese Sunstar che si può montare su (quasi) ogni tipo di bicicletta. Prezzi da 900 a 1.500 euro oltre IVA

Sunstar è una multinazionale con sede a Osaka, in Giappone: è nota soprattutto per essere una delle maggiori produttrici di articoli per l’igiene orale. Qui, però, non vogliamo parlarvi di dentifrici e spazzolini ma di una divisione dell’azienda inaugurata nel 2002 e sbarcata nel 2011 anche in Europa: quella delle e-bike, le biciclette a pedalata assistita che, a giudicare dai dati di vendita, piacciono sempre di più anche ai bikers nostrani. La particolarità del sistema Sunstar, che nella sua evoluzione attuale si chiama S03+, è che si può montare su qualsiasi tipo di bicicletta. L’unico requisito è che all’interno del triangolo anteriore del telaio ci sia lo spazio per alloggiare la batteria.LIVEIl sistema è composta da un motore, una batteria e un’unità di controllo che indica la carica della batteria e permette di scegliere tra i tre livelli di assistenza disponibili. Fin qui niente di nuovo rispetto ad esempio al leader di mercato Bosch, a Panasonic e ai nuovi arrivati Shimano e Yamaha. La particolarità è che è possibile comprare unicamente il sistema Sunstar e poi decidere su quale bicicletta montarlo; anzi, farlo montare, perché il “fai da te” non è contemplato nel catalogo della Casa giapponese, ma occorre sempre rivolgersi a un venditore autorizzato. Tra pochi mesi, inoltre, sarà disponibile una successiva evoluzione del sistema Sunstar, che si chiama Virtus e ha un’ulteriore particolarità, che consiste nella possibilità di staccare il solo motore dal resto del sistema. In tal modo, se si possiedono più biciclette dotate di appositi batteria e movimento centrale, si potrà spostare il motore con facilità da una bici all’altra.Il principio alla base del sistema Sunstar è lo stesso delle Scott motorizzate Bosch che abbiamo testato poco tempo fa: il motore, cioè, non fornisce una quantità fissa e prestabilita di potenza ma, grazie ad appositi sensori di coppia e ad appositi algoritmi, restituisce la stessa forza impressa sui pedali aumentata del 75, 100 o 150% in più a seconda della modalità di assistenza impostata. Il limite resta comunque quello dei 250 Watt imposti dal Codice della strada. Proprio in questa tecnologia, comune ai sistemi più evoluti, c’è la ragione della differenza di prezzo rispetto a prodotti più economici. Come previsto dalla legge italiana, poi, a 25 km/h il sistema smette di fornire assistenza alla pedalata.Davvero niente male il peso complessivo del Sunstar S03+, che si attesta a 3,2 kg (il Bosch provato ne pesa circa 4). Il Sunstar S03+ è disponibile in diverse configurazioni e costa tra i 900 e i 1.500 euro oltre IVA. A fare la differenza è la batteria scelta, visto che si può spaziare da quella da 2,5 Ampere a quella da 11, quest’ultima con intensità 24 o 36 Volt. Tutto dipende dall’utilizzo tipico e dalla distanza da percorrere. Ad esempio la batteria più piccola garantisce un’autonomia tra gli 8 e i 20 km, quella più grande tra 20 e 60.RIDETeatro del nostro test sono le colline del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, considerata un paradiso dai bikers lombardi e non solo, grazie alle decine o forse centinaia di chilometri di tracciati che si snodano attraverso boschi e pietraie. La MTB in prova è una “Innata e-Bike 621 MTB”, che di serie viene offerta con il sistema Sunstar, ruote Ambrosio Peak da 27,5″, gruppo Shimano Alivio, forcella Spinner 300 per un peso complessivo dichiarato di 21 kg.La componentistica non è al top e in particolare la forcella della bici in prova scorre poco. Tuttavia siamo qui per testare il sistema di assistenza che, come detto, può essere montato su qualsiasi tipo di bici, MTB, da corsa o da città. Visto che l’abbiamo appena provato e che ad oggi Bosch è leader nella fornitura di motori per e-bike, non possiamo esimerci dal confronto con il sistema prodotto dall’azienda tedesca. Quello teutonico è forse più gradevole esteticamente del Sunstar ma è avvantaggiato dal fatto di essere integrato nei telai delle bici su cui fin dall’origine viene montato. Per il resto, pur essendo l’S03+ un progetto che ha qualche anno in più rispetto al più recente Bosch, non abbiamo riscontrato differenze di rilievo, a parte una leggera rumorosità in più. Il carattere del sistema giapponese è altrettanto “smooth”, cioè non si percepisce la fastidiosa sensazione di on/off dei sistemi meno evoluti, e quindi la ruota posteriore non tende a perdere trazione nei tratti insidiosi come quelli con pendenze elevate o fondo scivoloso.Manca al Sunstar la funzione “walk”, presente sul Bosch e che consente di far marciare la bici, camminandole accanto. Una funzionalità che si apprezza quando il motore elettrico non riesce a spingerci sulle salite più dure e si viene costretti a scendere di sella. Il motore, posto all’altezza del movimento centrale, a differenza di quelli alloggiati nel mozzo anteriore o posteriore garantisce un ottimo equilibrio e un comportamento sostanzialmente neutro della bici. Come detto, in condizioni ottimali (fondo scorrevole, pressione giusta dei pneumatici, rapporto corretto…) l’autonomia può raggiungere anche i 60 km. Durante la nostra prova, invece, con inserito sempre il “turbo” e su percorsi decisamente impervi anche per il fango dovuto alle piogge torrenziali dei giorni precedenti, dopo circa 1 ora l’indicatore della carica della batteria ha cominciato a gridare aiuto. Bisogna comunque tener presente che 30 km in fuoristrada non sono affatto pochi e che quello dell’autonomia limitata è un aspetto comune a tutti i sistemi.

 

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